Il cane: non si cura di chiedersi se abbiate torto o ragione; non gli interessa se abbiate fortuna o no, se siete ricco o povero, istruito o ignorante, santo o peccatore. Siete il suo compagno e ciò gli basta. Egli sarà accanto a voi per confortarvi, proteggervi e dare, se occorre, per voi, la sua vita. Egli vi sarà fedele nella fortuna come nella miseria.

(J.K. Jerome)

scrittore e umorista inglese
1859 - 1927

INFORMAZIONI ODONTOIATRICHE - PREVENZIONE E MANTENIMENTO DEI RISULTATI

Per mantenere i risultati ottenuti con l’intervento del veterinario (vedi il post sui problemi parodontali) e prevenire, o rallentare, lo sviluppo di nuove lesioni parodontali, dovreste istituire un buo piano di igiene.
Dovrebbe comprendere l’uso di diete secche e di materiali e giochi che stimolino la masticazione, e soprattutto lo spazzolamento quotidiano dei denti.

Questi sono fondamentali per la rimozione quotidiana della placca dentale, che altrimenti va incontro a mineralizzazione e si trasforma in tartaro nell’arco di 24-28 ore.
Il tartaro può essere eliminato solo con detartrasi in anestesia generale; la placca può essere rimossa utilizzando un comune spazzolino da denti.

Sembra buffo spazzolare i denti al proprio cane, ma vi posso assicurare che c'è gente che ci riesce. Vediamo come.

Innanzitutto l’ideale sarebbe abituare l’animale a queste metodiche in modo graduale e senza costrizioni, pur tuttavia imponendole con decisione.
Bisogna abituarlo fin da cucciolo a farsi toccare labbra e denti, meglio, per un impatto il meno duro e choccante possibile, durante i momenti di relax o di gioco. Una volta che la vostra bestiola sembri aver accettato questa procedura, si può iniziare ad utilizzare il dentifricio, come spiegato qui di seguito, massaggiandone una piccola quantità con un dito su denti e su gengive. Nell’arco di qualche giorno dovreste riuscire ad utilizzare con familiarità uno spazzolino da denti, meglio se morbido.

MANTENIMENTO DEI
RISULTATI - OVVERO: COME SPAZZOLARE I DENTI SENZA LASCIARCI UNA MANO
Anche se idealmente tutte le superfici dentali dovrebbero essere spazzolate, la faccia esterna dei denti è quella che richiede maggior attenzione durante le manualità di igiene.

Grazie infatti al normale movimetno della lingua e alla attività masticatoria, sulla superficie dentale interna e su quella occlusale (cioè verso l’arcata opposta) si accumulano generalmente poca placca e poco tartaro.

Per spazzolare i denti del cane o del gatto ci si pone di fronte all’animale, si solleva il labbro superiore e si introduce lo spazzolino tra le arcate dentarie e le guance, appoggianto le setole ai denti ed effettuando piccoli movimenti rotatori.

Usate un dentifricio per uso veterinario, che ha caratterisiche diverse rispetto ai nostri e che soprattutto non è aromatizzato alla menta! Qui è importante l'azione della clorexidina digluconato che, cito dalla confezione, "favorisce il controllo della flora batterica della cavità orale".
Se il vostro cane proprio non ne vuole sapere di spazzolino e pratiche civili, usate uno spray a base di clorexidina che può essere nebulizzato direttamente in cavità orale oppure applicato con un batuffolo di cotone morbido.

[ informazioni dalla Società Italiana di Odontostomatologia Veterinaria (SIODOV) ]

Per maggiori informazioni:
http://www.odontovetroma.it/

IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI: I MALTRATTAMENTI PER LE PELLICCE

Posto qui un articolo che avevo scritto per il concorso Grinzane Cavour per la sensibilizzazione su pellicce e maltrattamenti:
La primavera è alle porte, e il freddo ci ha già onorati fin troppo della sua presenza. Protagonisti assoluti dei grandi freddi sono stati la pelliccia, i guanti in pelle e i pomposi cappelli in pelo. Quante donne abbiamo visto passeggiare per le strade mostrando quella ‘dolce metà’ da cui non potranno mai separarsi?!

Mai? Ci si chiede sempre più spesso perchè ancora molti rimangano di pietra di fronte agli orrori cui sono sottoposti gli animali, esseri viventi come noi, destinati a diventare oggetto di sfoggio di denaro e… di superficialità.

Il fiorente mercato delle pellicce è causa di uno spietato massacro che stermina, ogni anno, oltre 90 milioni di animali: lupi, volpi, visoni, marmotte, per non contare i nostri amici del cuore, cani e gatti, ma anche conigli e furetti, ormai presenti nelle nostre case.
La metà di questi 90 milioni è allevata in condizioni tremende, costretta a vivere, all’aperto, in gabbie strettissime poiché il gelo e le intemperie infoltiscono la pelliccia.
Alcuni animali in libertà vengono catturati con le tagliole: a volte, per riuscire a liberarsi, si staccano a morsi le zampe imprigionate, per poi morire dissanguati.

Vengono uccisi con metodi dolorosi (a volte vengono loro strappate le corde vocali, perché le urla innervosiscono l’operatore): penetrazione nel cervello, elettrocuzione, gas letali; impiccati con cappi di metallo, dissanguati, scuoiati vivi; i crani vengono loro fracassati, le vertebre spezzate.

Era l’uomo primitivo ad aver la necessità di ricoprirsi di pellicce, ma quando si uccideva un animale si utilizzava tutto della carcassa: tendini, ossa, carne, frattaglie, pelle e pelliccia. Nulla veniva sprecato, ma sembra che al giorno d’oggi questa politica di risparmio non sia più accettata.

Difficile comprendere perché ancora molti si ostinino a preferire pelle e pellicce quando sul mercato vi sono capi sintetici ugualmente validi.
Per una pelliccia sono necessari 3-5 lupi, 30-40 volpi, 40-50 visoni; per una sintetica nessun animale deve essere ucciso.

Com’è possibile amare il proprio cane e non rendersi conto che per una pelliccia sono stati uccisi animali come lui?
Il vero amante degli animali non predilige soltanto il proprio: li ama e li protegge tutti, indistintamente.
Un gatto ti permette di dormire sul letto. Sull'orlo.

( Jenny de Vries )

Se si concede alla natura nulla di più dello stretto indispensabile, la vita dell'uomo vale meno di quella di una bestia.

(William Shakespeare)
drammaturgo inglese
1564 - 1616

INFORMAZIONI ODONTOIATRICHE

Le patologie odontoiatriche, soprattutto di cani e gatti, sono spesso sottovalutate dai proprietari di animali domestici.

Cerco di dare una breve e semplice panoramica dei problemi odontoiatrici più diffusi.

Le patologie più frequenti possono essere distinte tra quelle che interessano il cavo orale e quelle parodontali (che coinvolgono, oltre alle gengive, anche l’apparato osseo).


PATOLOGIE DEL CAVO ORALE


Tra le patologie del cavo orale che più frequentemente colpiscono cani e gatti abbiamo:
- la stomatite, ossia un’infiammazione della mucosa della bocca e dei tessuti orali in genere, con arrossamento, che può portare ad anoressia e difficoltà nella prensione e nella deglutizione del cibo.

- le fratture dentali, che spesso sono causa di dolore e che possono portare ad ascessi e granulomi (rigonfiamenti infiammatori solitamente di origine infettiva).

- la parodontopatia, un’infiammazione soprattutto delle gengive che può portare ad ascessi, fratture, infezioni ossee, fistole (comunicazioni anomale per lo spurgo di secrezioni, quali pus o siero, che non hanno tendenza a chiudersi).


PATOLOGIE PARODONTALI


La causa principale di patologia parodontale è l’accumulo di placca, costituita per lo più da batteri e detriti alimentari che, aderendo allo smalto del dente, favoriscono l’insorgere della carie (era bello, volevo scriverlo, mi sembra di partecipare a uno spot televisivo di un dentifricio). La mancata rimozione della placca dentale può portare all’insorgenza di gengivite, retroazione gengivale e tasche parodontali, le quali portano ad un accumulo di detriti in uno spazio, o tasca, creatosi tra la gengiva e il dente stesso.
Inoltre i batteri possono infettare l'intero organismo, soprattutto cuore, reni e fegato, determinando patologie più complesse.

Anche se a volte presentano sintomi quali alitosi, diminuzione dell’appetito, riluttanza ad assumere cibi duri e dolore durante la masticazione, le nostre bestiole difficilmente mostrano in modo evidente i disagi.
È quindi consigliabile un controllo periodico dal veterinario per valutare se sia il caso di effettuare una pulizia dentale (detartrasi).
La detartrasi, generalmente eseguita con apparecchi ad ultrasuoni in anestesia generale, è accompagnata dalla successiva lucidatura, che permete di ritardare l’accumulo della placca garantendo una corretta e duratura igiene orale.

[ informazioni dalla Società Italiana di Odontostomatologia Veterinaria (SIODOV) ]

Per maggiori informazioni:
http://www.odontovetroma.it/



Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.

(Gandhi)
uomo politico indiano, il Mahatma
1869 - 1948