GATTI PESCIVORI

Al corso ENPA, la veterinaria:
" I cani sono onnivori, i gatti sono carnivori. "
Sembra una frase banale, lapalissiana.
E invece...
" Ma i gatti non mangiano pesce ?!! "
Ma come si fa a non ridereeeeee...

LA FLEBO

Arriva un piccolo Golden Retriever a cui bisogna fare la flebo.
“Portalo di là e attacca la flebo”.
Mmmh… In sala operatoria, che talvolta funge da semplice seconda saletta, non c’era la flebo, per cui avrei dovuto prenderla dalla sala visite, dove è attaccata all’apposita asta. Ben memore del fatto che in sala operatoria c’è un gancino appeso alla plafoniera, stacco la flebo e la porto lì. Cerco il gancio con la flebo in mano ma non lo trovo. Pazienza.
Torno in sala visite, riattacco la flebo e mi porto dietro tutta l’asta.
Arriva Luciano in sala operatoria, vede che sto portando tutto l’armamentario (con un po’ di problemi, a dire il vero…), mi guarda e mi fa:
“ Ehm… Cosa stai facendo? ”
“ Non dovevo mettere su la flebo?!! ”
“ C’è il gancio qui, vedi? ” indicandomi sconsolato il gancio sulla plafoniera.
Sarei voluta sprofondare.

Ma non è finita.
“Prendi la farfallina.”
Ancor grazie sapessi cosa fosse la farfallina. Rimango a guardarlo in crisi per qualche secondo, poi Luciano, sempre più sconsolato, va a prenderla lui.

Messa la flebo al cagnolino, Luciano va a fare un’altra visita, e mi abbandona con i due clienti. Chiacchieroni ma simpatici.
“ Vai all’università? ”
“ Sì. ”
“ Studi Veterinaria… ”
“ No. ”
“ N-no ?!!! ”
“ Ingegneria… ”
“ Ah. ”

BANNY

Luciano doveva fare delle fotografie per un corso di Pronto Soccorso veterinario.

Dopo essersi lasciato pacioccare per tutto il pomeriggio (e spalancagli la bocca, e prelevagli un po’ di sangue, e sentigli il battito, fatto la foto?, e fai vedere come si mette il laccio emostatico…), il povero Banny non ce la faceva proprio più…





“ La sua era una risata isterica, come quella di un chihuahua davanti ai genitali di un alano. ”


(da Ratman)

ESAMI DEL SANGUE

In molti saranno curiosi di sapere in cosa consistono le analisi del sangue cui sottoponiamo frequentemente i nostri animali.
Riassumo brevemente le fasi, senza avere pretese tecnico-scientifiche, ma solo per soddisfare per quanto posso la vostra curiosità:

- prelievo del sangue (circa 2 ml)

- la provetta viene messa nella centrifuga, che ha il compito di separare il siero (la parte trasparente nella fotografia) dalla parte corpuscolata (contenente globuli rossi, globuli bianchi, piastrine)

- nel frattempo si prendono le provette con i reagenti '1', o 'bianchi'. Solitamente nelle analisi si controllano Glucosio, GOT e GPT (entrambe per il fegato), Creatinina (per la funzionalità renale)

- mentre si fa riscaldare a temperatura ambiente il sangue, si uniscono reagente 1 e reagente 2. Solitamente si mettono 4 gocce di reagente 2 nella provetta del bianco corrispondente

- con l'apposita pipetta si preleva una minima quantità di siero, dell'ordine della decina di ml (10^-6 litri), che verrà iniettato nella provetta

- avviene così una reazione cinetica avendo unito il reagente 1 al 2 al siero. La macchina per le analisi misura la variazione di assorbanza nel tempo e calcola automaticamente la concentrazione dell'enzima in questione

MA SI', MULTIAMO CHI CAPITA !!!

Ieri sera al corso dell'ENPA abbiamo visto come compilare un verbale amministrativo.

Avvocato: "Il verbale è strettamente personale. Quindi, se vedo tre persone che stanno compiendo un atto illecito, a chi consegno il verbale?"
Tizio: "A uno solo..."
Avvocato [con aria di sfida non colta dall'uomo in questione]: "E a chi lo faccio?"
Tizio: "A quello che ha più responsabilità."
Avvocato: "Stanno tutti e tre scaricando in una discarica abusiva. Hanno tutti la stessa responsabilità."
Tizio: "..." [ci pensa un attimo]
Avvocato: "Allora, a chi dei tre consegna il verbale?"
Tizio [convinto e serio]: "A uno a caso."

STERILIZZAZIONE DEI GATTI DELL’ENPA

Stamattina i ragazzi dell’ENPA hanno catturato 3 gatti randagi: uno rosso super-raffreddato, una micia incinta e un’altra di circa un anno. Il compito di Luciano è quello di castrarli per poi rimetterli in libertà (attività di controllo delle colonie feline, sovvenzionata dal Comune) e, se si riesce, trovar loro una famiglia.
Per il rosso e la gatta incinta non è stato un grosso problema il trasferimento in una delle gabbie dell’ambulatorio, ma la micia giovane era davvero una peste! Una volta sistemati nelle gabbie gli abbiamo messo la sabbia, acqua e un po’ di scatoletta. Il rosso s’è sbafato tutto in un attimo!


Sterilizzare la gatta già incinta sarebbe stato un po’ più lungo e complicato, per cui, dal momento che c’eravamo solo io e Luciano, abbiamo sterilizzato la micia giovane.
Fare la puntura a quell’indiavolata è stato un po’ un problema: l’abbiamo messa in una gabbietta e Luciano l’ha spinta contro il fondo usando un bello spessore di stracci. Spiaccicata così contro la parete (avete presente le caricature di quando uno va a sbattere contro il muro, con le braccia larghe e la faccia da un lato?) non è stato poi difficile farle la puntura alla coscia attraverso le sbarre.

Una volta addormentata abbiamo proceduto normalmente con l’intervento. Per me era la prima volta che facevo da vera e propria assistente, prima osservavo solo e controllavo battito cardiaco e frequenza respiratoria dal monitor. Stavolta cappuccio, guanti e mascherina: ho tenuto aperto con le pinze, tamponavo con la garzina, tagliavo il filo per la sutura. Poche cose, ma per un’ingegnere è già un bel traguardo!

Terminato l’intervento abbiamo dovuto tagliarle un pezzettino di orecchio. Il taglio serve ai ragazzi dell’ENPA per riconoscere i gatti castrati e rimessi in libertà: orecchio destro maschio, sinistro femmina. Ovviamente non li si riduce ad avere l’orecchio monco, è un taglietto proprio minimo.


Ed ecco la micia, pronta ad essere rimessa in libertà (dopo ovviamente un periodo di degenza da noi in ambulatorio) e, finalmente, tranquilla!!!

ENTRO IN CRISI – MI BUCO DA SOLA!!


La mia manualità non ha limiti: dovevo preparare un vaccino, per cui prendo una siringa. La maledetta aveva il cappuccio durissimo, per cui non riuscivo ad aprirla; così ci metto un po’ più forza…
Mi sono trapassata il dito per ben tre volte!!

MAMMA E MICINO

Sabato notte Luciano è stato chiamato per un parto cesareo (dalle 22 alle 5 di mattina tra intervento e micino da accudire, gasp!).
Ed ecco mamma e micino, in gran forma!



La gatta era primipara, cioè era la prima volta che faceva i cuccioli, per cui ne aveva solo tre, di cui purtroppo ne è sopravvissuto solo uno.


Ma è così carino! Ovviamente non ha ancora gli occhi aperti, o meglio: sono socchiusi, ma non vede ancora. Li dovrebbe cominciare ad aprire dopo 10-12 giorni…

Quando Luciano ha dovuto prenderla per togliere i punti del cesareo, la mamma era parecchio nervosa, doveva accudire il suo cucciolo!




MA QUESTO E’ PROPRIO UN VIZIO…

La tizia con il cagnolino che non si toglie mai gli occhiali da sole è tornata. Luciano non sa, dopo 5 anni, di che colore abbia gli occhi.
Quando mi ha chiesto di preparare la siringa volevo quasi dirgli: “Non posso: sai, batte un sole così accecante che non vedo niente!!”.