IL CASO GUILLERMO HABACUC VARGAS - VERA CRUDELTA' O BUFALA?

Ultimamente sta girando via e-mail una petizione contro l'artista Guillermo Habacuc Vargas. Vediamo insieme il caso, e cerchiamo di capire. Le informazioni che ho purtroppo derivano da vari blog di animalisti sparsi per la rete, da una catena (preciso che sono sempre da prendere con le pinze...) e da qualche articolo pubblicato a riguardo.


Habacuc è criticato per aver organizzato una particolare esposizione 'd'arte' in un museo (durante la mostra Bienal Costarricense de Artes Visuales Bienarte, 2007): ha scritto con dei croccantini delle frasi sui muri, e poco lontano ha incatenato un cane randagio.
I visitatori passavano accanto all'animale con aperitivi e stuzzichini in mano, e nessuno sembra si sia preoccupato per lui.
Le e-mail affermano che il cane, parecchio deperito, come potete vedere dalle foto, sia morto di stenti poco dopo.


Su questo sito potete trovare le immagini:






Vi riporto la schifosa risposta dell'artista alle critiche che gli sono state mosse dagli animalisti:
Hello everyone. My name is Guillermo Habacuc Vargas. I am 50 years old and an artist. Recently, I have been critisized for my work titled 'Eres lo que lees', which features a dog named Nativity. The purpose of the work was not to cause any type of infliction on the poor, innocent creature, but rather to illustrate a point. In my home city of San Jose, Costa Rica, tens of thousands of stray dogs starve and die of illness each year in the streets and no one pays them a second thought. Now, if you publicly display one of these starving creatures, such as the case with Nativity, it creates a backlash that brings out a big of hypocrisy in all of us. Nativity was a very sick creature and would have died in the streets anyway.


Riassumo: l'artista afferma che il lavoro, intitolato 'Eres lo que lees', aveva come scopo quello di attirare l'attenzione proprio sul cane, Nativity. L'intento non era quello di infliggere alcuna pena alla povera, innocente creatura, ma di illustrare appunto il fatto che decine di migliaia di cani randagi muoiono di stenti ogni anno e nessuno sembra interessarsene. Invece, avendo pubblicamente mostrato uno solo di questi randagi, il pubblico reagisce con una certa ipocrisia, chiedendo di firmare petizioni per salvare Nativity.
Quello che mi sconvolge di più è l'ultima frase, che vi traduco tale e quale: Nativity era una creatura molto malata e sarebbe morta per strada comunque.


Vediamo Nativity in condizioni veramente pietose, e nessuno sa con certezza che fine abbia fatto. Il direttore del museo è pronto a giurare di averlo sfamato regolarmente ogni giorno, ma poi dice che il cane è scappato. Mah.
Chi fa circolare la petizione invece crede che Nativity sia morto di fame.
C'è invece chi non crede alla morte di Nativity. Ecco il link con l'articolo, se avete tempo leggetelo:




Può anche essere vero, e lo spero, che Nativity sia stato nutrito ogni giorno e che poi sia scappato. Ammettiamo di credere alle quasi nobili intenzioni dell'artista. Se è vero quanto dice, passerebbe da carnefice ad 'attivista'. Ma era proprio il caso, per denunciare la sofferenza delle migliaia di randagi, farne soffrire uno in più? Va bene denunciare, va bene sensibilizzare, ma ci sono modi e modi.
Ed è per questo, caro Guillermo, che la tua opera d'arte continua a farmi schifo.

COME FARE IL BAGNETTO AL GATTO


1. Spalancate la porta di accesso alla casa e la porta del bagno.

2. Avvicinatevi al water e verificate che sia perfettamente pulito.

3. Riaprite il coperchio se chiuso, e aggiungete lo shampoo.

4. Rintracciate il gatto e accarezzatelo dolcemente, mentre lo portate in bagno.

5. Con movimento rapido, gettate il gatto nel water, chiudete subito il coperchio e sedetevi sopra, affinchè il gatto non possa scappare.

6. Il gatto stesso si agiterà e produrrà molta schiuma (non preoccupatevi, lo state facendo per la sua igiene).

7. Dopo un certo periodo di tempo, tirate l'acqua 3 o 4 volte. Ciò consentirà un efficace risciacquo.

8. Giunti al termine del bagnetto, sistematevi in una posizione defilata, accanto al muro, la più lontana possibile dal water. Con l'ausilio di un piede, aprite il coperchio in modo rapido.

9. Il gatto, perfettamente pulito, uscirà con una spinta notevole e correrà come un razzo verso l'esterno della casa, favorendo una ottimale e naturale aerazione ed asciugatura.


Se i gatti quando camminano vanno gatton gattoni, i coyoti come camminano?

( Zuzzurro e Gaspare )

ORIGINAL NAMES

L'altra volta è venuta una giovane coppia con un gattino per vaccinazione e libretto.

Come hanno chiamato la giovane creatura?
Pallino? No.
Nuvola? No.
Silvestro? No.
Maya? None...
Felix? Ancora no.
Luca.

LE GUARDIE ZOOFILE NON DEVONO ESSERE ANIMALISTI

Giovedì sera, al corso per Guardie Zoofile dell’ENPA, è venuto a parlarci il responsabile nazionale.
In modo molto colloquiale e scherzoso ci ha raccontato un po’ la storia delle Guardie Zoofile, ha letto qualche legge, vecchia e recente, ha commentato il nostro futuro lavoro.
Ha sottolineato che noi, con pettorina e distintivo, non siamo animalisti, ma guardie. Per un animalista un alano non può vivere in 8 metri quadri; per una Guardia Zoofila sì, perché per la legge 8 metri quadri sono uno spazio più che sufficiente.

Ci ha raccontato un esempio (realmente accaduto, in provincia di Roma) del perché le Guardie Zoofile non devono essere animalisti:
Segnalazione telefonica, d’estate: “ Venite che c’è un dalmata tenuto da 10 giorni su un balcone al sole, non lo portano mai fuori, lo hanno lasciato senza cibo, senza acqua… È talmente stremato che non ce la fa neanche più a muoversi, è lì raggomitolato in un angolo… ”

Quello che avrebbe fatto un animalista: chiamare carabinieri e pompieri; bussare alla porta; se non arriva nessuno ad aprire si chiede al pompiere di sfondarla; trarre in salvo la bestiola stremata.

Per fortuna le Guardie Zoofile a volte devono dimenticare di essere animalisti. È indispensabile agire razionalmente e soprattutto verificare l’esattezza delle segnalazioni.
Già, anche perché chiamare forze dell’ordine e pompieri, sfondare platealmente una porta per salvare un dalmata… di ceramica!!

LA FOTO DEL MESE !!!





IL GATTO VOMITA MA...

Oggi pomeriggio:

- Dottore, il gatto vomita sempre…
- Da quanto?
- Eh, sarà un anno…
- Ma anche da quanto gli ho prescritto il plasil?
- Eh no, quello non l’abbiamo preso…

ENTRO IN CRISI: AL TELEFONO

Squilla il telefono. Luciano sta visitando: “Vai tu”.
Una volta c’era stata una riunione in cui il Grande Capo aveva dato disposizioni a tutti i collaboratori su come rispondere al telefono in modo decente. Io quella volta non c’ero.
Per cui prendo il cordless, mi allontano dalla sala visite più che posso, metto una mano a coppa sul microfono per non farmi sentire da Luciano.

E adesso… cosa dico?!
“ Ambulatorio del dottor C. ” ?
“ Pronto ambulatorio ” ?
“ Pronto ambulatorio veterinario buongiorno ” ?
“ Ambulatorio veterinario buongiorno ” ?
“ Pronto ” ?!?!

Ho scelto il primo che mi è uscito, facendo un compromesso tra una risposta formale e una mancanza totale di professionalità.
“ Ambulatorio veterinario? ”
“ Buongiorno c’è il dottor C.? ”
“ No, guardi, adesso sta visitando… ”
“ Ah. E tra quanto posso richiamare? ”
“ Beh, se vuole può dire a me… ”
“ Tra quanto posso chiamare? ”
“ Faccia tra 5 minuti… ”

Le soddisfazioni del proprio lavoro…

ENTRO IN CRISI: LA SIRINGA

Stamattina sono arrivati due gatti da vaccinare.
Luciano mi dice di prendere i vaccini e di prepararli mentre lui visita i cuccioli.
Finalmente, dopo 6 mesi che lavoro in ambulatorio, ho imparato che per una singola vaccinazione servono un flaconcino col tappo grigio e uno col tappo bianco, reperibili in frigorifero, ala destra, secondo ripiano.

Torno con i flaconcini in sala visite, e qui cominciano i dubbi: quale siringa prendere?
Mi ricordo che un volta mi aveva fatto usare una siringa da insulina (ma era durante un intervento!), per cui ne prendo una e gliela faccio vedere.
Perfetto: mentre ausculta il micetto mi fa segno di no e mi indica le altre siringhe.

Inietto la soluzione nel flaconcino con la polverina, agito e infilo nuovamente l’ago. Aspiro. Lascio lo stantuffo e la siringa mi auto-inietta di nuovo il vaccino nel flaconcino. Mannaggia.

Aspiro di nuovo, lascio la siringa. Il liquido torna nel flacone.
Sudorazioni: secondo le leggi della fisica dovrei tirare fuori l’ago e non dovrebbe succedere niente, ma… e se sbagliassi?!! E se così invece spruzzassi a zampillo tutto il vaccino davanti ai clienti? Già mi son fatta la figura prima…

Prendo il coraggio a quattro mani, chiudo gli occhi, aspiro, tiro fuori la siringa, mollo lo stantuffo…
Ha funzionato!!

ESISTONO I PEDOFILI DEI GATTI ??!!

Una signora porta la gatta di 6 mesi a visitare:
“ Dottore, la mia Pallina è piccola, devo ancora sterilizzarla… Cosa mi dice dei pedofili degli animali?

Ma secondo voi Luciano che doveva fare?
Io avrei violentato la padrona, magari con lo choc migliora…

Navigando su internet ho notato che non è solo Micia a preferire il bidet quando fa caldo!

Vi consiglio di andare su http://www.flickr.com/ e di cercare “gatto mimmo”… ci sono delle foto davvero stupende… Spero non si offendano se ne uso qui qualcuna!



"Cara, neppure stasera hai portato fuori il gatto ..."
"Ma... lo sai ... il gatto e' morto da una settimana ..."
"Beh, motivo in piu' per farlo ..."
Un appuntato dei carabinieri torna a casa con un grande mal di pancia. Chiede alla moglie la borsa dell'acqua calda, ma purtroppo questa è bucata e perde acqua.
Si rivolge allora al vicino: "Ha per caso una borsa dell'acqua calda da prestarmi? Dovrei mettermela sulla pancia: ho un gran mal di stomaco"
Allora il vicino gli consiglia: "Noi in questi casi usiamo il gatto... è un bel gattone grosso, peloso..."
"Ma non e' che graffia?"
"Nooo, e' buonissimo... Sulla pancia poi da' tanto caldo..."
L'appuntato prende il gatto e se lo porta via.
L'indomani il vicino sente suonare e va ad aprire la porta. Gli si presenta l'appuntato tutto graffiato in faccia, con nelle mani un fagotto in cui ha chiuso il gatto.
"Ma che e' successo?" domanda il vicino.
"Beh, guardi, fino a che si e' trattato di mettergli l'imbuto in bocca... ma quando ho provato a versare l'acqua calda..."
La fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con una creatura umana.

( K. Lorenz )

EVOLUZIONE GIURIDICA DELLA TUTELA DEGLI ANIMALI

Giovedì sera al corso per Guardie Zoofile dell’ENPA abbiamo trattato un argomento curioso: l’evoluzione della tutela degli animali nell’ordinamento penale. Cerco di farne un breve riassunto, per approfondimenti vi rimando a siti più specializzati!


CODICE ZANARDELLI (XIX secolo)

Il codice Zanardelli sanziona per la prima volta il maltrattamento degli animali per tutelare la moralità pubblica. In casa si poteva fare qualsiasi cosa si volesse al proprio animale, ma non in pubblico.
Un comportamento crudele e sadico avrebbe potuto destare un senso di raccapriccio nelle persone estranee alla vicenda, per cui si veniva sanzionati solamente in luoghi in cui terzi avrebbero potuto assistere alla scena.


ARTICOLO 727 del codice penale

Chiunque incrudelisce verso animali senza necessità o li sottopone a strazio o sevizie o a comportamenti e fatiche insopportabili per le loro caratteristiche, ovvero li adopera in giuochi, spettacoli o lavori insostenibili per la loro natura, valutata secondo le loro carateristiche anche etologiche, o li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura o abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini dell cattività è punito con l’ammenda […]

L’articolo 727 è molto simile come testo al Codice Zanardelli ma contiene due concetti innovativi molto importanti:
- non è specificato dove è proibito maltrattare gli animali, quindi si deduce che questo diventi illecito sia in pubblico che nella sfera privata domestica
- si considerano anche gli aspetti etologici dell’animale, che deve essere trattato in maniera adeguata in base alle sue caratteristiche e alle sue necessità.


ARTICOLO 638 del codice penale

Chiunque senza necessità uccide o rende inservibili o comunque deteriora animali che appartengono ad altri è punito, salvo che il fatto costituisca più grave realto, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 309 euro.

La pena è della reclusione da sei mesi a quattro anni, e si procede d’ufficio, se il fatto è commessosu tre o più capi di bestiame raccolti in gregge o in mandria, ovvero su animali bovini o equini, anche non raccolti in mandria.


Non è punibile chi commetto il fatto sopra volatili sorpresi nei fondi da lui posseduti e nel momento in cui gli recano danno.

L’articolo 638 sanziona solamente l’uccisione e il maltrattamento di animali altrui, che diventano reati procedibili a querela, ossia solamente dopo la denuncia del proprietario.
Notate come quel deteriora sottolinei il fatto che gli animali sono ancora ritenuti una proprietà, un oggetto, come una macchina o un frullatore.

Il terzo comma semplicemente vi autorizza a sparare ai piccioni se vi cacano sulla macchina nuova nel vostro cortile. Consigliabile comunque non farlo se non siete sicuri di avere un’ottima mira e di non beccare accidentalmente il vicino.


LEGGE 189 del 2004

La legge 189 contiene Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate.
È un altro buon passo avanti per la tutela degli animali.

Leggiamo in particolare l’Articolo 544 bis:

Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.

Qui l’uccisione di un animale è descritta esattamente come un omicidio. Ecco perché ci sono delle importanti innovazioni.
Ovviamente ci sono delle eccezioni (per crudeltà o senza necessità):
- macellazione
- debellamento di una malattia (aviaria, …)
- soppressione (in teoria dovrebbe risparmiare gravi sofferenze all’animale)
- abbattimento degli animali selvatici per controllarne il numero (cinghiali, …)
- …

La legge tratta ancora il maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietati, il combattimento tra animali, l’abbandono etc.

La legge 189 modifica il codice penale inserendovi il Titolo IX bis – dei delitti contro il sentimento per gli animali.
Un’altra importante svolta è il fatto che vengano attribuiti dei sentimenti agli animali: è finalmente riconosciuto dalla legge che un cane voglia bene al proprio padrone e che l’abbandono ne causerebbe una grave sofferenza morale.
Vengono quindi sancite tutte quelle azioni che vanno a ledere i sentimenti degli animali.

Quando gioco col mio gatto, chissà se sono io che mi sto divertendo con lui, o lui con me.

( Michel Eyquem de Montaigne )



INIZIA A FARE CALDO... QUALE MIGLIOR POSTO ??!!

UFFA, PORTATELI A FARE LE VISITE ANCHE DI SABATO...!!

Questo sabato non è successo nulla al di fuori dell’ordinario: un vaccino, un esame delle feci e uno del sangue.
Avevo portato la macchina fotografica per postare qualche foto, ma in tuta sincerità non me la sono sentita di immortalare Luciano mentre pestava il prodotto del gatto, e mi sono vergognata a chiedergli di farmi una fotografia mentre analizzavo il campione di sangue…

Durante la settimana la vita in ambulatorio è molto più movimentata: alla quasi apatica atmosfera del week-end si vanno a sostituire visite, esami, controlli, prelievi e interventi, talvolta con un ritmo quasi insopportabile. Sarà che Luciano prende gli appuntamenti più impegnativi in quei giorni perché ci sono anche Claudio, l’altro dottore, Sam, Daniela e Vale, che studiano Veterinaria, mentre la sottoscritta è in realtà un aspirante ingegnere…

Sembra l’ospedale del Dottor House: casi intriganti, clienti dalle più svariate curiosità, ritmo vivace. Poi il sabato si arriva invece alla monotonia dell’ambulatorio del mio medico di famiglia: se da una parte ci sono solo vecchietti convinti di avere i soliti mali, dall’altra ci sono al massimo una vaccinazione e un controllino. Stop.
Anche le emergenze sembra che vadano in vacanza il fine settimana.

Le attività più interessanti che mi è capitato di vedere (a parte le analisi, quelle mi piacciono un sacco) sono sempre state o il lunedì o il giovedì.
Purtroppo gli attuali orari all’università mi permettono di andare solo il sabato mattina…

Ma io dico: dovete portare dal veterinario le vostre bestiole proprio solo durante la settimana?!
Sfrutto questo spazio per fare un disperato appello: portatecele di sabato! Non costringetemi a tagliare delle ore di lezione!

I CRICETI NON CE L'HANNO GRANDE QUANTO I CAVALLI!!


La situazione: Marzia ha una coppia di criceti.
L'amica veterinaria: tranquilla, sono 2 femmine, nessun pericolo.
Dopo un po’ la famiglia di Marzia cresce... : altri cricetini…
Al che chiama di nuovo la sua amica, che, dopo aver ispezionato più nel dettaglio i 2 adulti, conviene: “Sì, in effetti uno è un maschio… Ma che vuoi, io ormai sono abituata a cavalli e tori, che ce l’hanno grosso così…!

Morale della favola: QUALCUNO VUOLE DEI CRICETI?!
Grazie a Marzia e a Pina per la chicca !!!!!!

ODDIO... COME SI METTE ?!


Sabato pomeriggio il veterinario è stato chiamato per una visita domiciliare da una signora che non riusciva... a mettere il guinzaglio al cane!!

COME SOMMINISTRARE UNA PILLOLA A UN GATTO

Ho cronometrato: io, mamma e papà ci siamo messi a ridere per 9 minuti a leggere queste istruzioni. Solo chi ha già provato può capire!!!

Come somministrare una pillola ad un gatto:
1) Prendete il gatto e sistematelo in grembo tenendolo col braccio sinistro come se fosse un neonato. Posizionate pollice e indice sui rispettivi lati della bocca del gatto ed esercitate una pressione delicata ma decisa finché il gatto apre la bocca. Appena il gatto apre, inserite la pillola. Consentite al gatto di chiudere la bocca, tenetela chiusa e con la mano destra massaggiate la gola per invogliare la deglutizione.

2) Cercate la pillola in terra, recuperate il gatto da dietro il divano e ripetete il punto n. 1.

3) Recuperate il gatto dalla camera da letto e buttate la pillola ormai molliccia.

4) Prendete una nuova pillola dalla confezione, sistemate il gatto in grembo tenendo le zampe anteriori ben salde nella mano sinistra. Forzate l'apertura delle fauci e spingete la pillola in bocca con il dito indice della mano destra. Tenetegli la bocca chiusa e contate fino a dieci.

5) Recuperate la pillola dalla boccia del pesce rosso e cercate il gatto nel guardaroba. Chiamate qualcuno ad aiutarvi.

6) Inginocchiatevi a terra con il gatto ben incastrato tra le gambe, tenete ben salde le zampe anteriori e posteriori. Ignorate il leggero ringhiare del gatto. Dite al vostro aiutante di tenere ben salda la testa con una mano mentre inserisce un abbassalingua di legno in bocca. Inserite la pillola, togliete l'abbassalingua e sfregate vigorosamente la gola del gatto.

7) Convincete il gatto a scendere dalle tende. Annotate di farle riparare. Spazzate con attenzione i cocci di statuine e vasi rotti cercando di trovare la pillola. Mettete da parte i cocci con la nota di incollarli più tardi e, se non avete trovato la pillola, prendete un'altra pillola dalla confezione.

8) Avvolgete il gatto in un lenzuolo e chiedete al vostro aiutante di tenerlo fermo usando il proprio corpo in modo che si veda solo la testa del gatto. Mettete la pillola in una cannuccia, forzate l'apertura delle fauci del gatto aiutandovi con una matita e usando la cannuccia come cerbottana posizionate la pillola in bocca al gatto.

9) Leggete il foglietto illustrativo del farmaco per controllare che non sia dannoso per gli esseri umani. Bevete un succo di frutta per mandare via il saporaccio. Medicate il braccio del vostro aiutante e lavate il sangue dal tappeto usando acqua fredda e sapone.

10) Recuperate il gatto dal garage dei vicini. Prendete un'altra pillola. Incastrate il gatto nell'anta dell'armadio in modo che si veda solo la testa. Forzate l'apertura delle fauci con un cucchiaino. Ficcategli la pillola in gola usando un elastico a mo' di fionda.

11) Cercate un giravite nella vostra cassetta degli attrezzi e rimettete a posto l'anta dell'armadio. Medicatevi la faccia e controllate quando avete fatto l'ultima antitetanica. Buttate la maglietta e indossatene una pulita e intatta.

12) Telefonate ai pompieri per recuperare il gatto dall'albero del dirimpettaio. Chiedete scusa al vostro vicino di casa che rincasando ha sbandato e ha fracassato la macchina contro il muro per evitare di investire il vostro gatto impazzito che attraversava la strada di corsa. Prendete l'ultima pillola dalla confezione.

13) Legate le zampe anteriori e le zampe posteriori del gatto con una corda e legatelo al piede del tavolo. Cercate i guanti da lavoro e indossateli. Inserite la pillola nella bocca del gatto facendola seguire da un grosso pezzo di filetto di manzo. Tenete la testa del gatto in posizione verticale e inserite 2 bicchieri di acqua in modo da assicurarvi che abbia ingoiato la pillola.

14) Dite al vostro aiutante di portarvi al pronto soccorso, restate seduti pazientemente mentre i dottori ricuciono le vostre dita alla mano ed estraggono i frammenti di pillola dall'occhio destro. Sulla strada per tornare a casa fermatevi al negozio di arredamento per comprare un nuovo tavolo.

15) Telefonate alla Protezione Animali per vedere se possono prendersi cura di un gatto. Telefonate al più vicino negozio di animali per vedere se ci sono in vendita dei criceti.
Se al tuo cane non piace una persona, probabilmente non dovrebbe piacere neppure a te.

( Anonimo )

NON CE LA FA AD IMBOCCARE IL CAGNOLINO...

Stamattina una signora ha portato un cane che non mangia più da 2 giorni.
Il veterinario, dopo averlo visitato, le consiglia di dargli da mangiare forzatamente. La signora sbianca di colpo e, con un leggero tremito, dice che non riuscirebbe proprio a farlo.
Allora decidiamo di mostrarle come dovrebbe fare.
Io tengo fermo l’animale e Luciano, il veterinario, lo imbocca col cucchiaino.
Il cane comincia a sputare l’omogeneizzato, lerciandomi il camice e le braccia. Grazie.
E la padrona con le lacrime agli occhi continuava ad accarezzargli la zampa, sussurrando: “Su amore, stai bravo… mangia amore che ti fa stare meglio… dài non fare così… su che abbiamo quasi finito…”

Ha deciso che ce lo porta tutti i giorni perché non è capace ad imboccre un cane… Ma si può?!!!

Signori, vi prego, evitate di far subire questo supplizio ai veterinari e ai loro assistenti: imparate ad imboccare le vostre bestiole, imparate a somministrare delle semplici pastiglie!

Anche perché, considerato l’aspetto psicologico, è meglio che queste operazioni semplici le eseguiate voi stessi. Non commissionatele ad estranei: gli animali imparano ad aver timore dei veterinari molto in fretta!!

Quindi andatevi a leggere alcuni suggerimenti che ho postato col titolo Somministrazione di medicinali !!!

SOMMINISTRAZIONE DI MEDICINALI

È necessario saper eseguire quelle operazioni mediche prescritte dal veterinario che spesso possono essere di normale routine. Tra queste la somministrazione di medicinali e di cibo.


- SCIROPPI
Sciroppi e liquidi in genere vanno somministrati con estrema cautela.
Bisogna mantenere la testa lievemente sollevata in modo tale da favorire la deglutizione.
Attenzione: se inclinate troppo all’indietro potreste bloccare il processo di deglutizione anziché favorirlo!
Per introdurre il liquido potete usare un cucchiaino o una siringa priva dell’ago, con l’accortezza di non spingerli troppo nella gola.


- PASTIGLIE
Provate a nascondere la pastiglia nel cibo. Consiglio di inserirla in un boccone di un cibo molto saporito e gradito all’animale, in modo tale che il sapore della medicina sia completamente mascherato.
Tuttavia soprattutto i gatti scoprono il trucco (furbi o schizzinosi?!) e riescono a mangiare evitando la pastiglia. Se avete un gatto sapete come me quanto questo vi faccia venire un senso di frustrazione e mortificazione, soprattutto quando finisce di mangiare, annusa la pastiglia e vi guarda come per dire "Credevi di prendermi in giro, eh?".
In tal caso bisognerà ricorrere alla somminstrazione forzata. E, se volete, siete autorizzati a rincorrere il gatto con la ciabatta in mano per sfogarvi un po'.

Innanzitutto bisogna indurre l’animale a spalancare la bocca: afferrate il muso, infilando pollice e indice dietro ai canini superiori, e sollevategli la testa (vedi figura). Posizionate quindi la pastiglia alla base della lingua, il più profondamente possibile.
Chiudete subito la bocca, mantenendola serrata per qualche secondo facendo attenzione a non occludere il naso. Nel frattempo massaggiate la gola dall’alto verso il basso, per favorire il riflesso della deglutizione.
Se il gatto comincia a sbavare no preoccupatevi, capita. In tal caso mollate la presa e vedete se il gatto sputa la pastiglia o se l'ha realmente ingoiata ed è una reazione a posteriori.


- SUPPOSTA
Per somministrare una supposta bisogna sollevare la coda e, una volta inserito il medicinale in velocità e con decisione, abbassarla immediatamente. Dovete però mantenere la coda schiacciata contro l’apertura anale per qualche minuto in modo tale che l’animale non espelli la supposta. Lascio a voi immaginare come, per cui non mettetevi proprio dietro...


- CIBO
Se il vostro animale non mangia per svariati motivi, dovrete ricorrere alla somministrazione forzata.
Consiglio di essere in due, soprattutto se avete un cane di grossa taglia, in modo tale che uno lo tenga ben fermo mentre l’altro lo forza a mangiare.
Chi tiene fermo l’animale dovrà mettersi dietro di lui o al limite al suo fianco, in modo tale da evitare che la bestiola vada indietro. È importante tenerlo con due mani, indipendentemente da quanto grande sia il vostro animale.
Chi invece si occupa del cibo, dovrà mettersi di lato alla bestiola. Consiglio di inserire le dita ai lati della bocca, in modo tale che l’animale non riesca a chiuderla. Con l’altra mano dovrete inserire il cibo, utilizzando un cucchiaino o una siringa senza ago per alimenti un po’ liquidi.
Ogni tanto lasciate la presa e permettete al vostro animale di prendersi un attimo di pausa, per ingoiare a fondo, per rilassarsi. Ma attenzione: non siate troppo lascivi. Fare comunque sentire la vostra presenza e non staccate le vostre mani dal corpo, in modo tale che se questo tentasse di scappare lo riuscireste a recuperare subito. Siate decisi ma non troppo duri: per l’animale è già traumatico vedersi infilare a forza un cucchiaino in gola, cercate di essere comunque rassicuranti.

Se avete un gatto o un animale di piccola taglia potete fare da soli: sedetevi, appoggiatelo sulle vostre ginocchia in modo tale che guardi davanti a voi e dategli il cibo come descritto sopra.

Ah, mi raccomando: non fate come un signore che è venuto in ambulatorio vantandosi di essere riuscito a dare dell’omogeneizzato al Chihuahua utilizzando l’imbuto!!!
L'oca è l'animale ritenuto simbolo della stupidità, a causa delle sciocchezze che gli uomini hanno scritto con le sue penne.

( Anonimo )

wow, festeggiamo il primo visitatore del blog non connazionale: ci hanno visitati addirittura da OLTREOCEANO !!!

COSI' IMPARI A CASTRARMI...

Una vecchia siede davanti al caminetto, quando ecco apparire una fata che le concede tre desideri.

- Vorrei che questa casa tornasse bella com'era una volta.
Colpo di bacchetta ed ecco fatto.

- Ora vorrei riessere bella come ero in gioventu'.
Zakkete e fatto anche questo.

- E come ultimo desidero che il mio gatto si trasformi in un bellissimo Principe Azzurro.
Detto e fatto.

Il Principe Azzurro si avvicina allora alla non piu' vecchia e cingendole la vita le sussurra:
- Ti penti, adesso, di avermi fatto castrare eh?

IL MORALE CON LA PLACCA... PROPRIO A TERRA!!

Ih ih ih certo che se si viene in ambulatorio a far visitare il gatto e si chiede al veterinario "come eliminare la placca dal morale"...

Le donne ed i gatti faranno ciò che vogliono, gli uomini ed i cani dovrebbero rilassarsi ed abituarsi all'idea

(R. A. Heinlein)
scrittore statunitense di fantascienza
1907 - 1988